
A causa delle continue riforme sul sistema pensionistico, ogni lavoratore, dipendente o autonomo, sa di dover affiancare una pensione integrativa a quella pubblica, per garantirsi un buon tenore di vita in futuro. Esiste una soluzione semplice e conveniente per iniziare fin da subito. Il piano individuale pensionistico!
E’ un’assicurazione sulla vita, dove l’importo che si andrà a versare periodicamente, non è altro che una seconda forma di TFR. Inoltre, è possibile scegliere di integrare questo versamento con il TFR, decidendo così, di non mantenerlo nel luogo di lavoro, ma dedicarlo alla pensione integrativa. Tale somma, che può essere mensile o annuale, a seconda del contratto, verrà investito nel fondo gestito dalla compagnia assicurativa. Il suo obiettivo è di consentire al risparmiatore una rendita mensile più alta quando avrà smesso di lavorare.
Importante sottolineare, che per questa forma di accantonamento pensionistico sono previsti importanti benefici fiscali:
- i contributi versati sono deducibili dal reddito imponibile, fino a 5.164,57 euro all’anno;
- risparmio fiscale fino a 2.200 euro annui nella dichiarazione dei redditi;
- i rendimenti e le prestazioni pensionistiche beneficiano di una tassazione agevolata;
- i contributi versati nel fondo pensione sono sempre protetti e costituiscono un patrimonio autonomo della compagnia a garanzia degli impegni verso gli aderenti;
- il capitale riconosciuto in caso di decesso non rientra nell’asse ereditario e quindi non è soggetto all’imposta di successione.
L’assicurazione inizierà a pagare la pensione complementare, in forma di rendita o di capitale secondo quanto previsto dalla legge, al raggiungimento dell’età pensionistica.
Qualora si verificasse l’esigenza di usufruire in via anticipata della liquidità risparmiata, sarà possibile nei seguenti casi:
- non più del 75% del capitale in caso di malattie gravi, per spese mediche anche per il coniuge e i figli,
- dopo 8 anni dall’apertura si potrà ritirare una cifra, sempre al di sotto del 75%, per l’acquisto della prima casa o la ristrutturazione dell’abitazione, anche per i figli,
- dopo 8 anni si potrà avere accesso al 30% dell’importo versato per altre spese non giustificate.
Si potrebbe chiedere il riscatto di tutto l’importo della pensione integrativa se:
- si è disoccupato per più di 48 mesi
- si diventa invalido permanente per un calo di oltre ⅓ della tua capacità lavorativa
- in caso di morte l’importo andrà agli eredi o ai beneficiari
Inoltre, ci sembra doveroso evidenziare la possibilità di integrare la copertura prevista con l’assicurazione per il decesso o l’invalidità totale. Al verificarsi di tali eventi, la compagnia pagherebbe un capitale aggiuntivo ai beneficiari.
Grazie a questo piano di accantonamento, puoi pianificare con maggior serenità il tuo futuro, beneficiando a partire da oggi, dei vantaggi fiscali.
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